E’ come avere la febbre ma se ti metti il termometro lui segna trentasei e mezzo. Quindi non è febbre. E non hai la scusa di attaccarti a un malanno vero, di quelli palpabili. Che io ho sempre avuto questo problema di avere malanni poco palpabili e di invidiare, paradossalmente, quelli che si spaccano una gamba che almeno nessuno mette in discussione il tuo non stare bene. C’è lì il gesso, la stampella, che cazzo metti in dubbio.
Invece i miei malanni stanno tutti nascosti nella testa, dall’emicrania all’inquietudine, oggi straordinariamenti presenti in contemporanea. E allora devi lottare all’interno contro il tuo stare male e all’esterno contro chi ti chiede che cos’hai, contro chi non capisce il tuo male impalpabile. O, in alternativa, spaccarti una gamba almeno la tua testa e i tuoi colleghi si distraggono. O scrivere. O, meglio ancora, farsi coccolare.
Uncomfortably numb
28 ottobre 2009 di chiagia
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Non sai come mi colpisce questo tuo post. Io una cosa simile l’ho vissuta quasi precisamente un anno fa. Al termine di un periodo di dolori impalpabili, grandi dolori impalpabili, mi ruppi una mano e la mia testa trovò distrazione davvero. Sembra pazzesco, ma è così.